Agostino è forse il più celebre ed autorevole teologo che la Chiesa abbia avuto; vescovo di Ippona, nell’Africa settentrionale, è uno dei quattro grandi Dottori della Chiesa latina occidentale. Nelle sue “Confessioni” narra della vita dissipata che aveva condotto quando era studente a Cartagine.
A simboleggiare il rimorso che in seguito ne provò, è a volte raffigurato con il petto trafitto dalle frecce. Secondo una leggenda del XV° secolo Agostino, mentre passeggiava lungo la riva del mare meditando sulla Trinità, si imbattè in un fanciullo che aveva scavato un buco nella sabbia e cercava invano di riempirlo d’acqua servendosi di una conchiglia. Quando fece osservare al bambino l’inutilità dei suoi sforzi, quello ribattè: ” Non più che per l’umana intelligenza cercare di penetrare il mistero che stai meditando”. Nell’iconografia religiosa Agostino viene raffigurato in abiti vescovili con mitra (copricapo alto e diviso in due punte con nastri e strisce cadenti sulla nuca) e pastorale ( bastone vescovile con manico ricurvo). Nel suddetto affresco S. Agostino appare entro un severo “scriptoria” di gusto classicheggiante con coronamento “centinato”.
GEREMIA
Alla sua destra appare la figura imperiosa nel gesto di San Geremia, vigorosa nella semplicità cromatica: ocra rossa, terra di Siena, bianco. Lo si distingue per il suo aspetto anziano e la sua barba bianca. GEREMIA è uno dei quattro grandi Profeti. Predicò che la salvezza spirituale degli Ebrei sarebbe venuta soltanto dall’oppressione e dalla sofferenza; perciò fu perseguitato e dovette rifugiarsi in Egitto, dove si dice che morì lapidato.
L’ EVANGELISTA MATTEO
A sinistra è rappresentato l’Evangelista Matteo. Era un esattore delle tasse, che divenne discepolo di Gesù. Il suo simbolo è un uomo alato, perchè egli evidenzia nel suo Vangelo la dimensione umana di Gesù. Nel suo Vangelo composto probabilmente ad Antiochia, in Siria, fra l’80 e il 90 d.C. per cristiani provenienti dal giudaismo, presenta Gesù come il nuovo Mosè, che dà alla sua Chiesa la nuova legge.
SAN GREGORIO
Come Pontefice dimostrò eccellenti doti nel governare. Egli istituì le forme ufficiali della liturgia romana e del canto liturgico (Canto Gregoriano); sancì l’obbligo del celibato per il clero e contribuì a cristianizzare l’Inghilterra inviandovi alcuni missionari sotto la guida di S. Agostino di Canterbury. Si impegnò a diffondere la credenza del purgatorio, insegnando che la preghiera dei vivi poteva abbreviare la pena delle anime che vi soggiornavano.
E’ per lo più raffigurato in veste da Pontefice con la tiara. Il Pordenone lo pone entro un scriptoria centinato mentre indica imperioso un testo. Alla sua destra viene presentato il Profeta Daniele mentre alla sua sinistra l’evangelista Giovanni, il discepolo più amato da Gesù, egli prese con sè Maria dopo la morte e la Resurrezione di Gesù. Sotto si può vedere l’aquila che è il suo simbolo, perchè egli cerca di meditare con acutezza sul mistero di Dio che si fa uomo.
Vescovo di Milano, è uno dei quattro Dottori della Chiesa: famoso teologo e importante autorità ecclesiastica. Vissuto in un’epoca di aspre contese,ebbe una parte importante nella lotta contro l’Arianesimo. Veste abiti episcopali e sul capo porta la mitra, il tipico copricapo dei vescovi. E’ raffigurato entro lo scriptoria con coronamento a “timpano” mentre regge un libro.
A destra viene raffigurato Isaia, il profeta che annunciò che Maria avrebbe concepito e partorito un figlio di nome Gesù. A sinistra appare la figura di San Marco, l’evangelista che con i suoi scritti vuole testimoniare che Gesù è Figlio di Dio. Il suo simbolo è un leone alato, perchè il suo Vangelo comincia con l’immagine della predicazione di Giovanni nel deserto, dove vivevano animali feroci.
SAN GIROLAMO
Il suo nome intero era Eusebius Hieronymus Sophronius; era nato a Stridone in Dalmazia. Viene raffigurato per lo più anziano, con barba e capelli bianchi. Nel 368 si stabilì a Gerusalemme, dove lo seguì una nobildonna romana di nome Paola da lui convertita al Cristianesimo.
Egli fondò numerosi conventi e un monastero dove nel corso di molti anni tradusse in latino l’Antico e il Nuovo Testamento. Questa sua versione delle Sacre Scritture, la VULGATA, venne sancita come il testo latino ufficiale al Concilio di Trento, undici secoli dopo. Il Santo è qui raffigurato mentre è intento a questa fatica.
L’ EVANGELISTA LUCA
A sinistra è raffigurato l’evangelista Luca, egli accompagnò San Paolo nelle sue missioni in Grecia e a Roma. La tradizione lo ritiene un pittore anche se fu descritto da Paolo come “caro medico”. Divenne perciò il patrono dei pittori.
IL RE DAVIDE
A destra è possibile ammirare la figura di Re Davide con il suo suggestivo profilo. Fu il secondo re degli Ebrei, dopo Saul, appartenne alla tribù di Giuda. “Quand’era ancora ragazzo riuscì a vincere Golia,un gigantesco guerriero filisteo, nemico del popolo d’Israele. Questi aveva sfidato i guerrieri ebrei, ma nessuno, per paura, aveva raccolto la sfida. Davide, invece, lo affrontò e lo colpì in fronte con un sasso scagliato con la sua fionda.”
Davide sconfisse in seguito altri popoli ostili e rese il Regno di Israele molto potente. Scelse come capitale del suo regno Gerusalemme, dove fece trasportare l’Arca dell’Alleanza.
Compose e cantò, accompagnandosi all’arpa, molti Salmi, preghiere bellissime e poetiche che ancor oggi Ebrei e Cristiani usano per pregare Dio.